Da Casale a Comune

San Salvatore è il nome che attualmente ha il nostro paese. Ma, come ha origine questo nome? Per meglio dire: in base a quale motivo il nostro paese prende l’attuale denominazione? Il toponimo S. Salvatore viene introdotto successivamente o è contemporaneo alla nascita del Casale? Un fatto è certo: il Casale ha questo nome perché dipende da San Salvatore, cioè dall’Abbazia, ma perché l’Abbazia è intitolata proprio a Santo Salvatore? Tutto sarebbe avvenuto per una pura combinazione: secondo un’antica leggenda vi era un’iscrizione scolpita sul basamento di una colossale statua dedicata ad Ercole.

L’iscrizione è la seguente: HERCULI SANCTO. S. ACHILLEUS.

La S. sta per sacrum ed è riferito al tempio, viene invece tradotta con Salvator. Così nasce il titolo adottato dall’Abbazia Benedettina.

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Indipendentemente dal nome, il Casale di San Salvatore ha origine soprattutto per l’interessamento e per la benevolenza dei monaci: sono loro a favorire la nascita della nuova comunità. Tale processo inizia certamente nell’XI secolo. Un ruolo fondamentale, per la nascita del casale, deve essere riconosciuto ai monaci benedettini che con la loro proverbiale carità cristiana consentono ai fuggiaschi di raccogliersi sui territori di proprietà del monastero. Ma per meglio capire l’evoluzione del processo aggregativo è necessario allacciarsi alla storia di Telesia , i cui abitanti sono in preda alla fame, alla miseria ed alla carestia per colpa dell’ultima invasione saracena, inoltre, a completare questo clima di desolazione ha contribuito anche un violentissimo terremoto. La popolazione sfiduciata per le continue disgrazie che si sono abbattute sulla città decidono di spostarsi alla ricerca di una nuova vita. Di qui in poi, come già detto, grande è stato il contributo dei monaci benedettini che aiutando la popolazione bisognosa, dando loro  terra da coltivare ed un tetto dove rifugiarsi, hanno ridato loro fiducia e speranza.